Résonances
un progetto online audiovisivo con l'artista Viktoriia Sviatiuk
Tra i pezzi per pianoforte di Henri Dutilleux inclusi nel mio primo album CD, Résonances (1964) è stato sicuramente il lavoro che mi ha colpito di più.
Trovo incredibilmente stimolante ascoltarlo ed eseguirlo. Il risultato sonoro è sempre diverso ed è del tutto imprevedibile, perché ogni pianoforte ha diverse qualità di risonanza; specialmente gli armonici degli accordi fantasma, che caratterizzano inconfondibilmente il pezzo, appaiono sempre in forme e colori diversi.
(A volte, mentre si studia al pianoforte, capita di trovarsi a fantasticare. Alcune idee si presentano all´improvviso, interferendo deliberatamente con i propri doveri da diligente musicista. E alla fine si è spinti a buttare giù qualche pensiero, non si sa mai...)
Forme e colori.
Quel piccolo pezzo per pianoforte poteva avere un forte potenziale visivo, ho pensato. Avrei dovuto approfondire questo aspetto con un "vero" artista, che riuscisse a rendere visibile ciò che per definizione (e qui potrebbero iniziare molte digressioni...) è invisibile: la musica.
La mia mente è corsa subito a Vika: un´artista incredibile, una “forza slava della natura” che ho conosciuto meglio durante una mia residenza artistica alla Cité internationale des arts di Parigi.
Immagine dal video animato Résonances dell`artista Viktoriia Sviatiuk
Vittoria Quartararo durante la registrazione del pezzo Résonances ©Yaroslav Likhachev
Durante i mesi di chiusura causati dalla pandemia, le chiesi di sviluppare insieme un video di animazione, basato sui dei suoi disegni originali che partissero dalle impressioni sulla musica di Dutilleux.
Le numerose videochiamate che abbiamo avuto in quel periodo cosí difficile, ci hanno fatto capire quanto fosse eccitante (e divertente!) trovare del tempo per parlare nei nostri diversi linguaggi artistici, intrecciando il livello visivo a quello sonoro con spontaneità ed apertura mentale.
Abbiamo sviluppato insieme l'idea centrale contenuta nel pezzo di Dutilleux Résonances : partendo da Galileo Galilei, che per primo studiò il fenomeno della risonanza attraverso i suoi esperimenti con il pendolo, siamo passati poi alle implicazioni audiovisive.
Wassily Kandinsky è diventato il nostro riferimento ideale, soprattutto per i suoi studi sulla vibrazione di forme e colori. Il suo quadro Balancement (Swinging, 1925) ci ha infine offerto un prezioso confronto con il movimento delle onde sonore.
© Vittoria Quartararo 2021